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Quando Joseph Niépce ebbe la possibilità di fare la prima fotografia della storia volse lo sguardo verso la finestra e riprese la realtà che gli si offriva di fronte.
L’evoluzione dello sguardo fotografico ha cercato, nel tempo, punti di vista e soggetti sempre più sorprendenti. Ma, per quella rappresentazione furono sufficienti i tetti delle case di fronte.
Il desiderio di mondo ritrovava tutta la sua potenza.
L’opera di Romeo mi riporta incessantemente verso quella “prima volta”, una paralisi visiva che diventa condizione e soluzione per affrontarla.
Un semplice specchio di fronte alla Medusa.
L’assessorato alla cultura del Comune di Bologna dedica una rassegna a Romeo Castellucci e alla Socìetas Raffaello Sanzio, E la volpe disse al corvo, a cura di Piersandra Di Matteo, con numerosi appuntamenti da gen...