![foto di Letizia Battaglia]()
Tempi strani quelli che stiamo vivendo in Italia. Disattivata l’immaginazione, sembra che tutto converga verso una sorta di regressione forzata. Le donne, per esempio, sono chiamate di nuovo femmine e l’unico discorso ‘politico’ in materia è, non a caso, all’insegna del ‘femminicidio’.
Dall’alto delle istituzioni – governo, presidenza della Camera – e dei media e dal basso di molte aree femminil/femministe chi appartiene al cosiddetto secondo sesso (e pensare che già nel 1949, nel suo celebre saggio Il secondo sesso - Gallimard, 1949; il Saggiatore, 1961 -, la scrittrice francese Simone De Beauvoir scriveva: “Donne non si nasce, si diventa”) è letteralmente schiacciata alla propria essenza biologica e chiamata a identificarsi solo con i rischi che quell’identità ‘naturale’ comporta in un habitat culturale dominato dai maschi.
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