![Fotografia di Giovanna Silva]()
Non poteva esserci immagine più eloquente di questa fotografia per descrivere il tavolo di Giulio Paolini: una visione perfettamente prospettica, con il punto di fuga centrale, sottolineato dalle linee della lampada e dei termosifoni, che trascina vertiginosamente il nostro sguardo al centro del tavolo. Come in Disegno geometrico, la sua prima opera da cui derivano tutte le successive, la squadratura geometrica rappresenta, o meglio “presenta”, il quadro che contiene tutti i possibili quadri. A ben guardare la foto, la squadratura e la visione prospettica sono presenti anche nei disegni appoggiati in ordine sparso sul piano di lavoro, come a voler suggerire un rispecchiamento, una doublure tautologica del nostro guardare che raddoppia lo spazio reale nello spazio rappresentato.
Lo scrittore, dice Italo Calvino nella sua introduzione al primo libro di Paolini, Idem, ammira molto il pittore nel suo sforzo per arrivare a un’impersonalit...